Finalmente libera, poesia di Giulia Galante

Finalmente libera

di Giulia Galante

E poi ti vidi,
a terra,
in un lago di sangue.
Uno strano pallore aveva avvolto il tuo viso,
i tuoi capelli corvini facevano da contorno al tuo volto pallido.
Le tue mani erano ancora calde,
custodivano ancora il loro tepore.
Il tuo corpo portava i segni di innumerevoli violenze.
Eppure sembravi serena,
il tuo viso aveva un’espressione placida,
mentre la morte prendeva possesso di te.
La morte era la fine di violenze, maltrattamenti e urla.
Eri una delle tante donne uccise da un uomo,
un uomo che non sa cosa vuol dire la parola AMORE,
un uomo che ha spezzato la tua vita per gelosia.
Ma ora tu voli tra gli angeli,
assieme a tante altre donne
vittime della brutalità di un uomo.

 

Poesia tratta dal Contest No alla violenza sulle donne organizzato dal gruppo Facebook  Gli amici delle emozioni della poetessa Alessandra Di Girolamo.

 

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